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Studi notarili. Servizi professionali e felicità

di Letizia Russo |Notaio |Formatore in Scienza del Sè |CHO

Chi è Letizia Russo?

Faccio il Notaio da circa 30 anni a Palermo, con clientela nazionale ed internazionale, specializzazione nel settore immobiliare in particolare e societario, con particolare attenzione alla leadership aziendale, customer care e qualità del servizio professionale. Da circa 10 anni ho iniziato un percorso di studio delle discipline olistiche , Yoga e Reiki, e di autoconsapevolezza, Personal Empowerment e Mindfulness. Sono Formatore della Scienza del Sè da giugno 2019 e CHO – Chief Happiness Office da settembre 2019.

Cosa c’entra la Felicità con uno studio notarile e più in generale con i Servizi Professionali?

Tra gli indicatori elaborati dal World Happiness Report per misurare la FIL (felicità interna lorda) di un paese c’è la qualità dei servizi. Oggi la qualità del servizio, ed in particolar modo il servizio professionale, non si misura più solo con gli standard di qualità UNI Iso 9001 legati alla profittabilità (efficienza dei processi, mappatura dei flussi , istruzioni operative..),  ma comporta un complesso presidio del servizio professionale che tenga conto delle competenze tecnico giuridiche, del governo della complessità gestionale,  della valorizzazione del capitale umano e di tutti quei driver che concorrono alla generazione di felicità interna ed esterna.

Dopo la certificazione CHO ho rivisto in toto il mio contesto professionale, focalizzandomi sulla sostenibilità dello studio a breve, medio e lungo termine in un mercato globale italiano ed Estero, ed in generale della sostenibilità della professione notarile, mix tra la libera professione, la delega di un servizio pubblico, e la gestione imprenditoriale in un regime di libera concorrenza.

Com’è nata l’idea del prototipo?

L’idea che ha dato il via alla creazione del prototipo è stata l’osservazione di alcuni indicatori di disservizio, inefficienza ed infelicità che nell’arco degli ultimi 5 anni caratterizzano la professione notarile in particolare, ed in generale il sistema delle libere professioni. Ad esempio:

  • Tra gli indicatori di disservizio:  aumento dei contenziosi con i clienti e conseguente attivazione della copertura assicurativa professionale, con lievitazione dei relativi costi economici, ed al contempo con grave danno di immagine della professione , fondata sulla fiducia;
  • Tra gli indicatori di inefficienza:  incapacità dei professionisti di comunicare al cliente il valore della prestazione in un regime di libero mercato, privo di tariffe professionali protette, di passare da quanto costa a quanto vale;
  • Tra gli indicatori di infelicità:  frustrazione dei professionisti a vedere erose le loro competenze da competitor di altri settori, professionali e non, o dal ricorso ad una non virtuosa concorrenza interna alla stessa categoria con diminuizione indiscriminata dei compensi, tale da compromettere la sostenibilità economica degli studi, e creare fenomeni talvolta delittuosi.

Ho compreso quindi che occorreva capovolgere il vecchio modello mentale, organizzativo e culturale prevalente nel Notariato, prendere consapevolezza della necessità di riprogettare il servizio professionale, modificare l’offerta dei servizi, valorizzare il capitale umano interno ed esterno allo studio (collaboratori, clienti, fornitori, stakeholder ), creare una organizzazione coerente, coniugare profitto e socialità, etica e sostenibilità, tenere conto dei trend nazionali ed internazionali attorno all’organizzazione.

Quali sono gli obiettivi del prototipo e come intendi realizzarli?

Prima di tutto sensibilizzare e divulgare tra i professionisti del settore una visione integrata dello studio notarile, che non può più considerarsi una monade, ma un’organizzazione all’interno di un ecosistema sociale, e che  deve tenere conto di tutte le anime della professione: quella del libero professionista che crea beni relazionali, quella del pubblico ufficiale che svolge un ruolo di contribuzione sociale e quello dell’imprenditore che non è un compliance cost,  ma opera con un approccio contributivo e non estrattivo, predatorio;

COME: attraverso seminari itineranti sul territorio, articoli, campagna di comunicazione, workshop

Inoltre voglio traghettare la trasformazione degli studi notarili e professionali in genere verso l’organizzazione positiva.

COME: attraverso corsi o percorsi di formazione, consulenza organizzativa, coaching , revisione di processi interni all’organizzazione, revisione di modelli organizzativi

A chi è rivolto il prototipo e qual è il piano di attuazione che hai definito?

I destinatari sono gli studi notarili italiani (notai e collaboratori interni ed esterni ), in forma individuale o associata, e gli studi professionali in generale.

Ad oggi ho già realizzato seminari e workshop sul territorio siciliano, avviato un percorso di formazione presso il mio studio notarile e presso l’Associazione Notarile Palermitana Procedure Esecutive, coinvolgendo 2 notai e 6 collaboratori del mio studio, 8 notai e 10 collaboratori della associazione. Siamo partiti dalla certificazione di qualità UNI ISO 9001 e poi abbiamo avviato un percorso di riprogettazione del servizio professionale e di comunicazione. Abbiamo lavorato sui 4 pilastri del modello culturale dell’organizzazione positiva CORPORATE HAPPINESS, POSITIVE LEADERSHIP, POSITIVE ORGANIZATION, CULTURAL TRANSFORMATION e integrato i principi della Scienza del Sè e del Laboratorio della Qualità Notarile.

Quali risultati puoi già raccontare e cosa ti aspetti che accada nel futuro?

L’associazione è certificata UNI ISO 9001 dal 2017, unica da Roma in giù, il mio studio sarà certificato a giugno nel 2020, anche esso unico studio notarile da Roma in giù, ed il manuale qualità utilizzato tiene conto degli standard UNI ma anche dei principi delle organizzazioni positive.

Occorre ancora lavorare sul capitale umano, implementare i comportamenti interni alle organizzazioni che aumentino la soddisfazione e la creazione di un sistema virtuoso, ma posso contare sulla apertura al cambiamento da parte di tutti i soggetti coinvolti e sul fattore anticipazione del cambiamento, essendo i primi ad occuparcene e quindi a goderne i frutti nel contesto in cui operiamo.

L’effetto principale che si è prodotto in queste organizzazioni che si sono messe in gioco è stato la consapevolezza della situazione in cui si trovano e della direzione verso cui vogliono andare insieme al reskill dei leader (i professionisti).

Tra un anno vorrei avere raggiunto il maggior numero di notai per divulgare il prototipo ed avere avviato almeno un corso per Regione, che faccia da esempio e capofila per gli altri, essendo una fanatica assertrice che la vera felicità è condividere e documentare ed è contagiosa.