Pillole di infottibilità
Aiutare le persone a raggiungere l’infottibilità: sei “infottibile” quando sei talmente connesso a te stesso, ai tuoi scopi e alle tue emozioni che puoi vivere seguendo il tuo gioco, senza aspettare la mossa dell’altro.
Competenze, Strumenti e Pratiche per costruire e gestire Organizzazioni Positive.
La nuova edizione del percorso di certificazione italiano in Scienza della Felicità e Management.
per HR MANAGER – EXECUTIVES – CEO – IMPRENDITORI – CONSULENTI La Scienza della Felicità e delle Organizzazioni Positive è stata integrata con successo in master e corsi di prestigiose Università in tutto il Mondo come Harvard, Berkeley, Michigan, Stanford, London BS. In Italia abbiamo certificato e dato vita ad una comunità di Chief Happiness Officer che stanno integrando il modello culturale e gli strumenti dell’Organizzazione Positiva in ogni tipologia di azienda e settore di business.
Per realizzare questi risultati l’ORG+ utilizza il costrutto della Scienza della Felicità, ovvero l’insieme di informazioni, ricerche e pratiche messe a disposizione da diverse discipline scientifiche che hanno dimostrato che la felicità non è solo un’emozione ma una competenza, e come tale, può essere coltivata. Leggi il Rapporto sulla politica globale di felicità e benessere 2019 che ha indagato la relazione positiva tra la competenza della felicità e la redditività complessiva dell’azienda.
Queste informazioni ed evidenze ci guidano nel delineare l’ORG+ come un modello culturale, capace di generare e rendere sostenibili nel tempo luoghi in cui le persone fioriscono in relazione con altre per ottenere risultati individuali e collettivi dotati di senso profondo sia per l’individuo che per l’azienda. Un profondo cambiamento culturale, tanto urgente quanto possibile.
LEGGI E APPROFONDISCI I NUMERI SULLA CRISI DELL’ENGAGEMENT
Il Chief Happiness Officer è un esperto di Organizzazioni Positive e guida questo cambiamento attraverso un approccio integrato, basato su 4 dimensioni (approfondisci qui: il modello culturale dell’ORG+). Il CHO sa far dialogare i processi organizzativi con i comportamenti e la cultura, così da generare coerenza e fare del benessere una solida strategia organizzativa.
Il Chief Happiness Officer è un professionista capace di applicare i principi di complessità applicati alle dinamiche umane ed organizzative. In questo modo può guidare il processo di trasformazione positiva potendo disporre di un ricco playbook di pratiche e strumenti validati scienza e dalla ricerca sul campo. Leggi il Manifesto del CHO
FRAMEWORK DIDATTICO
IL FUTURO E’ DELLE ORGANIZZAZIONI POSITIVE.
Aiutare le persone a raggiungere l’infottibilità: sei “infottibile” quando sei talmente connesso a te stesso, ai tuoi scopi e alle tue emozioni che puoi vivere seguendo il tuo gioco, senza aspettare la mossa dell’altro.
Ci siamo concentrati su iniziative realizzabili da subito, nel breve, per dare un segnale chiaro ai colleghi e per fornire loro esempi tangibili di attività legate al ruolo CHO.
Essendo uno Startup Studio e un’azienda che lavora in full remote working con due sedi, una in Italia e una in India, abbiamo puntato a ridurre ogni distanza: da quella fisica a quella culturale, e a raffinare la qualità e la quantità delle comunicazioni per favorire la connessione vera tra le persone.
Siamo partiti dalla squadra primaria per seminare felicità, a grappolo, in tutta l’organizzazione!
Investiamo sulla ricerca e sul mantenimento di Persone prima ancora che di lavoratori che condividano i valori aziendali. Siamo proattivi nel perseguire la vision aziendale basata sulla promozione del progresso sostenibile come strumento per creare valore per i nostri clienti, il nostro ecosistema, la comunità, l’ambiente.
Con il progetto Good vibes, intendiamo spostare il focus su un concetto di sostenibilità più ampio (ambientale, organizzativa e sociale), lavorando sul tema del benessere come vera e propria strategia organizzativa.
Il progetto ha lo scopo di incrementare il benessere di tutta l’organizzazione, facilitare la trasformazione culturale verso il Next Step, attraverso ordine, nuove pratiche e linguaggi positivi.
Questo anche “facendo pulizia” e semplificando le sovrastrutture, tipiche dei contesti piccoli e con grande tradizione alle spalle.
Il prototipo ha come scopo primario l’individuazione consapevole e collettiva di processi da trasformare. Riflettere, apprendere e cambiare per rendere l’organizzazione un ecosistema antifragile.
Candidate Experience Hub è un Talent Day. Una coopetition rappresentativa del modello operativo di eFM: gruppi ibridi per competenze, lingua e location. L’obiettivo è dare un’esperienza di valore ai partecipanti e selezionare quelli più in linea con la filosofia e il purpose aziendale.
Le azioni e le esperienze di resilienza contenute nel volume s’inseriscono a pieno titolo nella corrente culturale della Scienza delle Organizzazioni Positive, che ha dimostrato su base scientifica ed empirica che la transizione a questo tipo di modello culturale “è importante, urgente, inevitabile”
Guidare un cammino di questo tipo è un privilegio di cui sono molto grata. Non è sempre facile naturalmente, ma il percorso di certificazione serve anche a questo… insegna come tenere e cosa cercare nei momenti di fatica, per ritrovare slancio.
L’idea forte che avevo era quella di inserire il tema dell’Org+ come obiettivo all’interno del nostro piano strategico a 5 anni e ora posso dire: CE L’HO FATTAAAAAAAAAAAA!!!
Un’organizzazione veramente inclusiva deve necessariamente prevedere una comunicazione e un pensiero bilingue…
L’idea forte che avevo era quella di inserire il tema dell’Org+ come obiettivo all’interno del nostro piano strategico a 5 anni e ora posso dire: CE L’HO FATTAAAAAAAAAAAA!!!
“la fluidità e l’efficacia dei processi ha dato origine ad un innalzamento del livello di motivazione, che ha permesso la genesi di nuove idee e progetti favorendo una “pro-attività commerciale” di notevole peso per una realtà piccola come la nostra. ”
Vogliamo trasformare con una “spinta gentile” la nostra professione in ambito finance e amministrativo.
“Partendo dalla presa di consapevolezza di come siamo, va fatto un passo alla volta, senza strappi in avanti.”
Siamo una squadra. Ci definiamo HappyCoders. Crediamo fortemente nella felicità sul lavoro.
Questa è l’opportunità per restituire al business quella reputazione positiva derivante dal concepirlo come forza generatrice insita nel significato stesso di impresa.
“Voglio lavorare sul mio territorio per aiutare le PMI liguri nella loro trasformazione verso modelli organizzativi positivi.”
Sebbene oggi disponiamo di tutta la tecnologia materiale per produrre e accedere a tutta questa informazione, siamo sicuri di avere anche la tecnologia “interiore” più adatta a processarla, per guidare le scelte e orientare le nostre azioni verso obiettivi se non nobili almeno utili alla nostra evoluzione (e non solo sopravvivenza) come specie?
“sono stata messa a casa in attesa che le cose migliorassero, potevo stare a guardare o potevo fare qualcosa e ho deciso che volevo contribuire ad aiutare le persone e la mia azienda verso un futuro migliore per tutti.”
“Stare bene tra le persone, nella vita personale e professionale, aiuta ad aumentare la motivazione, il credo aziendale e il benessere fisico e mentale.”
Centro del programma è la testimonianza diretta di professionisti e studiosi che hanno applicato la metodologia e raggiunto effettivi risultati.
Ho sfruttato ogni occasione per ricondurre dinamiche lavorative, processi organizzativi, stili di leadership, comunicazione interpersonale, processi di formazione al modello culturale dell’organizzazione positiva…
“Non dipendenti ma collaboratori. Non clienti, ma associati”. Il Caso. Servizi CGN
Come avremmo scritto il nostro secondo libro se l’emergenza Covid-19 si fosse presentata appena tre mesi fa?
Da dove proviene la figura del CHO come esperto di Organizzazioni Positive e come soggetto cui è richiesto di favorire il superamento dell’ormai obsoleto modello tayloristico di organizzazione del lavoro?
Una veloce survey per scegliere cosa è importante fare ora per aumentare benessere e produttività dei tuoi collaboratori..
Le comunità forti hanno una risposta migliore e più coordinata ed emergono dalla crisi più resilienti.
Se dovesse essere ancora necessario ribadirlo, la felicità è una cosa seria, tanto da aver spinto le Nazioni Unite ad istituire la Giornata Internazionale della Felicità, che si celebra ogni anno il 20 Marzo
“Inseriresti il tuo genitore in questa struttura?”. Da qui la rivisitazione in chiave positiva della cultura della cura in una “casa di riposo”..
Intervista ad Enrico Quintavalla, Kaivalya Yoga
Intervista a Enrico Carosio, la felicità è una competenza
Tu che tipo di leader sei? Quale impronta vuoi lasciare nei cuori e nelle esperienze di chi ti circonda?
possiamo sfruttare questa situazione per fare un salto in avanti come individui e come sistema, realizzando che da soli non andiamo da nessuna parte…
La felicità può tirare fuori il meglio delle persone e generare risultati per il business, a patto però che sia considerata una priorità strategica.
Le principali obiezioni e le visioni sul CHO che generano dubbi, fraintendimenti, repulsione, avversione e ostilità..
Tutti sappiamo chi sono i #badmanager delle nostre organizzazioni eppure continuiamo a promuoverli, premiarli e lasciare che facciano danni alle persone, alla reputazione dell’azienda e al business.
Tu che tipo di leader sei? Quale impronta vuoi lasciare nei cuori e nelle esperienze di chi ti circonda?
Dopo i licenziamenti, la valutazione della performance è ciò che i manager in assoluto e anche molti HR, odiano di più.
Ci raccontano che siamo ormai pienamente dentro la quarta rivoluzione industriale, quella digitale appunto, che sta cambiando i nostri modelli di pensiero, di relazioni, di comunicazione, di business. Ci siamo …
Articolo di Cristina Cortesi Per il grande medico e filosofo Ippocrate la base della guarigione era insita in una ricetta composta da 3 ingredienti essenziali: il tocco, il rimedio, la …
Articolo di Luca Gandolfi Nelle nostre aziende si stanno affacciando alcune nuove figure professionali grazie alla scienza della felicità e alla sua applicazione a livello aziendale. Faccio riferimento al CHO …
In tutto il Mondo, e ora anche in Italia con il primo percorso di certificazione italiana in Cho-Chief Happiness Officer che partirà a settembre, il dibattito in materia di Organizzazioni …
Come gli insegnamenti spirituali ci aiutano a sviluppare una leadership positiva partendo da sé e dal coltivare una propria vita sana.
Cosa significa concretamente portare la felicità al lavoro? Da dove può iniziare un CHO, un Chief Happiness Officer, per avviare un processo di trasformazione della sua azienda in un’organizzazione positiva?
La felicità è una competenza che si può allenare scoprendo i propri talenti e mettendoli al servizio della collettività!
Come si possono riscrivere professioni considerate immutabili: il salone della bellezza quantica!
Investire in corsi e certificazioni è un’enorme perdita di tempo e di denaro, quando l’educazione che ricevi non è integrata con il lavoro su se stessi, dall’intelligenza emotiva al proposito di vita, valori, bisogni, e creatività.
Lo Yoga Finanziario, ovvero come la la crescita spirituale consente di trasformare il modello “copia-incolla” della “ricchezza = soldi”, in felicità, benessere e risultati.
Qual è l’elemento distintivo di un Chief Happiness Officer (CHO), cosa lo contraddistingue da un HR Manager?
Condivisione, fiducia e responsabilizzazione: le parole chiave del successo di eFM
Un consulente HR con competenze in CHO può offrire ai propri clienti la possibilità di affrontare le questioni relative all’engagement in un’ottica sistemica, che supera l’introduzione di politiche di welfare specifiche, per andare ad integrare altre dimensioni della vita organizzativa capaci di creare il contesto e le condizioni più favorevoli affinché le politiche siano efficaci.
In questa intervista per Radio Cusano Campus Veruscka Gennari, docente del percorso in CHO-Chief Happiness Officer, racconta tutto quello che c’è da sapere sulle ricerche, sui vantaggi, sugli strumenti, le pratiche e i casi italiani che dimostrano che si possono costruire organizzazioni positive, far fiorire le persone e rendere i nostri ambienti di lavoro sani, sicuri, coinvolgenti.
La scienza dimostra che più aiutiamo gli altri a trovare la loro luce, più brilleremo tutti, come le lucciole del miracolo delle mangrovie..
Di quale Felicità si occupa un Chief Happiness Officer? Cosa deve sapere un manager della felicità?
Chi se non l’imprenditore, che per DNA possiede il coraggio di rischiare e mettere in gioco se stesso può comprendere l’opportunità offerta dal ripensare il lavoro e il business mettendo al centro la felicità?
Chi si occupa di Innovazione non può più ridursi al mero operare nella sfera digitale ma deve farsi ponte tra la tecnologia e le persone, aiutandole a sviluppare abilità che permettano di apprendere continuamente e, nello stesso tempo, di mettere in discussione modelli concettuali e operativi non più funzionali.
di Sandro Formica Quanto di ciò che hai studiato ti ricordi ancora? Quanto, di ciò che hai imparato è stato davvero rilevante nella tua vita? Hai mai fatto il calcolo …
Abbiamo grandi sfide davanti a noi, come leader ma prima di tutto come specie umana. Spetta ai leader, far evolvere le organizzazioni verso un nuovo stadio di coscienza diverso dalle logiche di separazione ed egoismo a cui abbiamo assistito finora
Esiste una correlazione supportata da ricerche estensive tra pratiche positive, comportamento individuale ed efficacia organizzativa.
La coerenza delle aziende positive che genera risultati e cambia il Mondo.
La vera sfida per gli specialisti di Risorse Umane diventa allora poter rispondere alle domande:
da cosa dipende davvero la fiducia delle persone? Cosa spinge un lavoratore a dare di più di ciò che viene formalmente chiesto, a contribuire con quella scintilla creativa personale a far funzionare qualcosa che tutto sommato spesso non gli appartiene?
Più soldi, più ferie o la carriera sono falsi miti su felicità e lavoro. La scienza ha dimostrato che la chiave è da ricercare in obiettivi stimolanti, relazioni positive con i nostri colleghi e un senso più ampio a cui ricondurre ogni attività che svolgiamo.
Un’organizzazione positiva è tale perché ha Leader Positivi: storia di Daniele Raspini e del successo dell’ASP Martelli.