Da gennaio 2025 sono Founder e CHO di Balance Consulting, la società di consulenza che ho creato per accompagnare le aziende nel percorso di trasformazione verso l’Organizzazione Positiva, con un focus sullo sviluppo della Corporate Communication.
La mia esperienza professionale è maturata in oltre 20 anni in Liomatic, l’azienda di famiglia, dove ho operato nei settori Risorse Umane, Marketing e Comunicazione, fino a diventare CEO per dieci anni. Ho guidato processi complessi di sviluppo organizzativo, evoluzione del brand e valorizzazione delle persone. Tra il 2021 e il 2024 ho seguito da vicino la Business Combination con IVS Group, conclusa con una fusione per incorporazione.
Dal 2004 partecipo attivamente al sistema Confindustria (Presidente dei Giovani Imprenditori Umbria dal 2017 al 2020, Consigliera Nazionale e Regionale con delega alla Comunicazione). Oggi sono Vicepresidente della rete U.M.B.R.E., Coordinatrice del network C.O.S. Umbria e Consigliera di Amministrazione di Banca Centro – Gruppo Iccrea. Appassionata di viaggi, teatro e danza, collaboro con l’associazione Fin dall’Asilo Teatro Insieme, che realizza spettacoli per beneficenza, e sono Ambasciatrice ANTER, promuovendo la cultura della sostenibilità nelle scuole.
È così che ho deciso di intraprendere il percorso di certificazione per diventare Chief Happiness Officer, un passo che ha formalizzato e dato strumenti concreti a una sensibilità che era già parte del mio modo di essere e di lavorare.
Com’è cambiata la visione del lavoro e delle organizzazioni grazie alla certificazione CHO?
La certificazione CHO ha confermato ciò che avevo già intuito e sperimentato sul campo: il benessere organizzativo non è un accessorio, è una leva strategica.
Mi ha dato strumenti, linguaggi e consapevolezze nuove per proseguire in una direzione che sento profondamente mia: contribuire alla trasformazione culturale delle imprese, mettendo al centro le persone.
Terminata la certificazione, qual è stato il focus del tuo primo miglio?
Balance incarna la mia visione di benessere personale e professionale, fondata su due pilastri: le persone e la comunicazione. Il mio purpose è:
Accompagnare le imprese nel percorso di trasformazione in Organizzazioni Positive, facendo emergere la loro cultura attraverso eventi aziendali di valore.
Com’è nato il progetto?
Il progetto ha preso forma nel 2024, durante il passaggio dell’azienda di famiglia a un grande gruppo. È stato un momento di profonda ridefinizione personale e professionale.
Con il supporto del percorso CHO e del mentoring individuale, ho sentito con forza il bisogno di costruire un ponte tra cultura manageriale tradizionale e nuovi paradigmi fondati su benessere, leadership positiva, partecipazione e senso.
Ho osservato quanto le aziende fatichino a riconoscere l’impatto della loro cultura interna e quanto siano ancora ancorate a modelli basati su controllo e produttività. Balance nasce come risposta concreta a questo bisogno latente.
Raccontaci la struttura del prototipo
Target: imprenditori e manager di PMI umbre
Approccio: eventi e percorsi formativi esperienziali
Modello culturale ORG+:
Corporate Happiness: benessere come valore strategico
Positive Leadership: diffusione della leadership autentica
Positive Organization: pratiche per coltivare fiducia e cooperazione
Cultural Transformation: ridefinizione del purpose e nuovi modelli di impresa
Azioni realizzate (da gennaio a oggi):
Eventi “Elementi di Futuro”
Workshop esperienziali
Incontri di networking a tema
Indicatori di efficacia: questionari qualitativi, numero partecipanti, richieste follow-up
Selling interno in itinere tramite mentoring, LinkedIn, testimonianze e storytelling
Quali sono state le principali difficoltà che hai incontrato?
La principale difficoltà è legata alla scarsa conoscenza dei temi da parte delle imprese.
È necessario tempo e un linguaggio adeguato per far comprendere che benessere e cultura organizzativa non sono costi, ma investimenti strategici.
Quali sono stati i momenti o gli elementi di svolta, che hanno dato slancio al progetto?
Un passaggio decisivo è stata la fiducia ricevuta da Banca Generali Perugia, che mi ha affidato l’organizzazione di giornate formative per i propri clienti. Questa occasione ha rappresentato un vero slancio: hanno creduto nella proposta e nel suo valore trasformativo, anche sul piano economico.
Quali sono i primi risultati che hai già rilevato?
Alla prima giornata formativa avevamo previsto 30 partecipanti: sono arrivati in 55, con una partecipazione costante e attiva.
I feedback hanno rivelato un bisogno profondo di lavorare su identità e cultura, anche se spesso non viene esplicitato. Ho colto apertura, curiosità, desiderio di approfondire.
Ora sto costruendo le opportunità emerse da questo primo evento e progettando le edizioni successive.
Cosa ti aspetti che cambi a livello di comportamenti? Cosa immagini per il prossimo futuro?
Mi aspetto una progressiva evoluzione nei comportamenti organizzativi: più ascolto, più collaborazione, più cura delle relazioni.
Nel futuro vedo un ecosistema di imprese umbre unite da una cultura del benessere condivisa, con Balance come catalizzatore di cambiamento e innovazione positiva.