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Un CHO e la magia di San Luca. Come trasformare la crisi in impatto positivo.

di Alessandra Barreca|Project Manager |Settore IT

Chi è Alessandra Barreca?

Mi chiamo Alessandra Barreca, lavoro come Project Manager a Bologna per un’azienda in ambito IT.

Durante lo scorso anno la mia azienda ha dovuto sospendere l’attività lavorativa di alcuni dipendenti, compresa la mia, per riprendere a lavorare non appena possibile.

Ricordo ancora quel periodo, dove tutto il mondo era stato messo in ginocchio dal virus, travolto dal vortice dell’incertezza e dalla sofferenza di tante persone perché

per me è stata la scintilla che mi ha spinto a voler fare di quel momento qualcosa di più grande.

Potevo stare a guardare o potevo fare qualcosa e ho deciso che non solo volevo diventare una persona migliore ma volevo contribuire ad aiutare le persone e la mia azienda verso un futuro migliore per tutti.

Così ho deciso di studiare e mi sono iscritta al corso di certificazione come Chief Happiness Officer.

Com’è cambiata la visione del lavoro e delle organizzazioni grazie alla certificazione in CHO?

Grazie a questo meraviglioso percorso ho acquisito un’immensa consapevolezza di ciò che sono e che impatto voglio avere nel mondo.

Ho sempre avuto un’immensa energia positiva, un bene incondizionato verso il prossimo, grande empatia e capacità di ascolto e, soprattutto, sono sempre riuscita a trovare la felicità in ogni giorno della mia vita e a trasmetterla alle persone che mi circondano.

Vorrei aiutare le persone che passano più della metà della loro vita in azienda a essere felici e a stare bene, mettendo a frutto questo mio grande dono, verso un bene comune e un mondo migliore per tutti.

Grazie alla certificazione CHO ho appreso che le organizzazioni sono esseri viventi che si evolvono nel tempo e chiunque sia responsabile di un’organizzazione o della gestione di persone ha un incredibile responsabilità nelle vite delle persone che guida, della loro salute ed è suo dovere mettere ”cuore” e “testa” per aiutarle ad avere una vita di successo dove possano condividere i loro talenti ed essere apprezzati.

Il vero lavoro di un leader è la motivazione, il contagio dell’entusiasmo, della passione e dell’energia che ognuno ha dentro.

Lo scopo di un’organizzazione non consiste in ciò che fa un gruppo, ma nel perché lo fa.

Fare scelte di valore ogni giorno dipende solo da noi e quello che ne verrà sarà un valore per tutti.

Work is create value to give value … to people their dreams and their happiness … to the world of incredible beauty … for a better world every day together.


Terminata la certificazione, qual è stato il focus del tuo primo miglio?

Terminata la certificazione, non vedevo l’ora di portare quanto appreso nella mia azienda per aiutarla in questo momento di difficoltà.

Così ho incontrato il mio manager e gli ho parlato della certificazione, presa in maniera autonoma, durante il mio periodo a casa e di quanto desiderassi aiutare l’azienda ed essere la “miccia” di un nuovo inizio per far fiorire le persone e l’azienda. Quindi gli ho presentato un piano ben definito da intraprendere assieme, elencando le prime azioni concrete che si sarebbero potute mettere in atto attraverso piccoli passi.

Quali sono state le principali difficoltà o gli ostacoli che hai incontrato e come li hai superati?

Nonostante l’appoggio e i complimenti ricevuti dal mio manager l’azienda ha deciso che non avrebbero potuto intraprendere le azioni in merito alle proposte ricevute.

A questo punto ho deciso di usare saggiamente il tempo e non arrendermi, sfruttando quel periodo per continuare a studiare, leggendo libri e articoli, ma allo stesso tempo, rafforzando il mio essere con pratiche positive perché “ogni cambiamento richiede la saggezza della perseveranza”, ed è così che ho iniziato a salire ogni giorno al santuario di San Luca a piedi (attraverso un percorso meraviglioso completamente ricoperto da portici, composto da oltre 600 arcate e 489 scalini, candidato nel 2019 a divenire patrimonio dell’Unesco).

Sicuramente all’inizio è stata dura perché il mio fisico non era allenato, ma con tenacia e costanza, i benefici hanno iniziato a manifestarsi in tutta la loro forza e con risultati incredibili, rigenerando la mia mente e il mio corpo di un’energia positiva incredibile.

Ogni giorno, questa pratica, è diventata fonte d’ispirazione di nuove idee in ogni ambito della mia vita.

Quali sono gli effetti positivi, le lezioni apprese o i primi risultati che hai già rilevato?

Salire a piedi tempra il fisico e meditare nella basilica nutre spirito e anima. Scendere guardando il panorama e ascoltando il silenzio, porta la mente e i pensieri verso l’essenziale, arrivare in fondo e aiutare i senzatetto che dormono sotto i portici (fermandosi per donare qualcosa e a parlare con loro), fa riscoprire che il vero potere è “mettersi al servizio degli altri”.

Attilio, Michele e Angelo, ormai sono amici che contribuiscono a dare valore ad ogni mio giorno, persone in difficoltà ma allo stesso tempo con una grande umiltà, gentilezza e forza d’animo.

E da questa mia pratica è nata una storia incredibile e meravigliosa.

Dopo aver condiviso con i miei compagni CHO i miei pensieri e il mio dispiacere di non riuscire ad aiutare tutti i senzatetto che incontravo, mi hanno scritto e hanno iniziato ad unirsi a me, con grande entusiasmo (chi salendo con me portando viveri e beni utili alla loro quotidianità, chi scrivendomi che appena avrebbe potuto sarebbe venuto ad aiutarmi anche da altre regioni, chi con splendidi messaggi di solidarietà e affetto).

Ognuno di noi può contribuire a creare un mondo migliore se troviamo il nostro scopo e lo perseguiamo con coraggio e fiducia nel prossimo.

Dalle piccole azioni nascono grandi cose e io stessa non mi aspettavo così tanto e sono immensamente grata ogni giorno di ciò che ho e di aver intrapreso questo incredibile viaggio verso la parte migliore di me.

È proprio vero che i doni più inaspettati sono i più grati, ed io sarò sempre grata ai miei compagni CHO per tutto quello che mi hanno donato.

Quali sono i prossimi passi?

I prossimi passi saranno continuare a investire su me stessa, sulla mia crescita personale e professionale, annotando ogni giorno le innumerevoli idee che nascono soprattutto durante le mie pratiche positive e che mi rendono più forte e immensamente felice ogni giorno.

Perché il tempo crea valore e io ho grande fiducia che prima o poi anche io potrò realizzarle.

Il capitale sociale è la forza e il valore che ogni azienda possiede, così come i loro talenti:

solo se accettiamo che tutti gli individui hanno un valore allora saremo in grado di liberare l’energia, l’immaginazione e lo slancio necessario per creare l’eccellenza verso un mondo migliore.

Cosa vorresti raccontarci tra un anno?

Tra un anno il mio sogno sarà quello di raccontarvi che sono riuscita a portare tutti i CHO su a San Luca insieme a me, per condividere gli splendidi traguardi che ognuno di noi ha raggiunto dopo aver concluso il corso, sia nella vita privata che nel lavoro e, inoltre, attraverso il mio contributo e le mie idee vorrei raccontarvi che ho potuto rendere felici tante persone al lavoro, valorizzando i loro talenti, attraverso l’implementazione di una cultura “positiva” in azienda, incrementando la produttività e l’innovazione, perché un lavoratore felice produce di più.

Cosa diresti ai tuoi colleghi per convincerli che vale la pena investire sul benessere delle persone e che ha senso iniziare a costruire organizzazioni positive?

In conclusione quello che vorrei dire a tutte le persone è che vale la pena di investire sul benessere delle persone perché

se le persone che lavorano nella tua azienda sono orgogliose di quello che fanno, se gli dai i mezzi per fare un buon lavoro e se sono orgogliose dell’azienda perché produce un impatto positivo nel mondo, se ti prendi cura di loro, se si sentono trattate bene, allora sorrideranno e saranno felici, produrranno di più e il cliente sarà più felice anche di essere a contatto con loro.

Quando metti la gente al primo posto succedono cose incredibili. Creatività e innovazione superano qualunque previsione!

Le organizzazioni positive esistono per creare un mondo migliore; coltivando in modo sostenibile il benessere e la felicità di tutto il nostro ecosistema, dalle persone al territorio, lavorando su processi, comportamenti e cultura organizzativa.

Anche di fronte alla più disarmante incertezza e complessità di questi tempi, ogni giorno possiamo scegliere con quale obiettivo vedere il mondo e, se investiamo su fiducia, cooperazione, senso di appartenenza e supporto reciproco, io credo che possiamo evolverci verso il meglio di noi perché solamente insieme possiamo farcela.

Per concludere, dono a tutti voi un pensiero che ho raccolto tra quelli a me più cari e in cui mi identifico molto con la speranza che possa portare più luce anche nelle vostre vite:

“E’ bello poter far vedere il futuro agli altri in momenti in cui a loro sembra che il futuro non ci sia più.”

Bebe Vio