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Quanto paga la felicità al lavoro?

Il 17 giugno 2020 partirà in Italia  la seconda edizione del percorso di certificazione in Chief Happiness Officer (Manager in Scienza della Felicità e delle Organizzazioni Positive), rivolto a HR & Innovation manager, executives, CEO, imprenditori e consulenti.

Il percorso veicola competenze, strumenti e pratiche per costruire e gestire Organizzazioni Positive e attinge a tutto il sapere legato alla Scienza della Felicità e delle Organizzazioni Positive.

Il percorso nasce dalla consapevolezza di quanto sia necessario promuovere nuovi linguaggi organizzativi e dalle ricerche sul campo, che sempre più stanno dimostrando il vantaggio collettivo derivante dalla costruzione di ambienti di lavoro sani, sicuri e positivi.

Costruire una comunità di leader che sentano l’urgenza di questo cambiamento e abbiano la spinta ad acquisire le competenze necessarie per guidarlo è l’obiettivo di 2BHappy Agency e dell’Italian Institute for Positive Organization, promotori dell’iniziativa e tra i principali riferimenti italiani in tema di Scienza della Felicità e delle Organizzazioni Positive. Il perché sia così importante andare in questa direzione ce lo dicono alcuni numeri non proprio rassicuranti:

  • Secondo Gallup l’87% dei dipendenti è demotivato, con una perdita di produttività di 500 miliardi.
  • In Italia, nella fascia over 50, solo il 31% si sente valorizzato e “attivo”. Il resto si definisce in “difficoltà” (46%) o “smarrito” (+ 23%) – Ricerca Valore D e Università Cattolica Mi
  • La Harvard Medical School ha indicato che il 96% dei leader sperimenta il burnout.
  • L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che la depressione è la principale causa di disabilità in tutto il mondo e nel 2020 sarà la seconda malattia con cui il Mondo farà i conti.
  • In Europa, 40 milioni di lavoratori soffrono di “stress da lavoro correlato” e sempre in Europa 84 milioni di persone soffrono di depressione, disturbi d’ansia, dipendenza da alcol e droga – Fonte Sole 24Ore

Tutte queste tendenze sono direttamente collegate al basso livello di coinvolgimento dei dipendenti che, a sua volta, si traduce in

  • perdita di entrate del 32,7%,
  • 37% in più di assenteismo
  • 49% in più di incidenti sul posto di lavoro

Inoltre, il Global Report 2019 di Edelman continua a conferma la
crisi della fiducia
verso governi e sistema dell’informazione.

Sebbene l’Italia si posizioni tra i paesi con scarsi livelli di fiducia, è al mondo imprenditoriale, alle aziende e alle organizzazioni private che si guarda con occhi non ancora completamente disincantati e a cui si chiede di intervenire per un cambiamento della situazione del lavoro e del sistema socio-economico.

Ecco perché è importante che i leader considerino questo progetto un investimento per il futuro benessere della propria azienda: un investimento strategico per acquisire strumenti e procedure operative di valore che aumenteranno efficienza, efficacia e performance delle organizzazioni in cui operano.

Il Chief Happiness Officer è la nuova figura professionale in grado di disegnare contesti positivi capaci di generare benefici e vantaggi per il benessere delle persone e dell’organizzazione in termini di soddisfazione, produttività, sostenibilità e redditività complessiva.

Per approfondire il ruolo di promozione e guida del cambiamento del Chief Happiness Officer leggi qui: il modello culturale dell’Organizzazione Positiva

Vuoi saperne di più sul percorso?

Scrivi a: team@chiefhappinessofficer.it